La Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi nasce all’inizio degli anni Novanta per volontà del Cavaliere del Lavoro Romeo Invernizzi, uno dei più brillanti ed innovativi imprenditori dell’industria lattiero-casearia italiana, e di sua moglie Enrica Pessina, costante presenza nella vita sociale milanese, per dare un punto di riferimento nella ricerca scientifica e promuovere la conoscenza, il progresso ed il miglioramento della società.
Per statuto la Fondazione ha sempre sostenuto iniziative nei settori dell’economia, delle scienze alimentari e della medicina.
Nel 2005, dopo la scomparsa dei Fondatori, tutti i loro beni, oltre a quanto già apportato in precedenza, sono confluiti nella Fondazione che porta i loro nomi, rafforzandone significativamente i mezzi e le capacità. Oggi la Fondazione prosegue nella sua missione guidata da un Consiglio indipendente ed apolitico, formato da personalità del mondo della cultura, delle professioni, dell’imprenditoria e della comunità scientifica italiana. La collaborazione con le Università ha portato in questi anni a finanziare numerosi progetti di ricerca e a favorire l’attività di studiosi di rilevanza internazionale.
Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi tutela e preserva le due residenze dei coniugi Invernizzi: la Villa di Trenzanesio, ubicata alle porte di Milano, bene vincolato per decreto dello Stato dal 1912 con il parco circostante ed un’area agricola di circa 750 ettari, e Palazzo Invernizzi, in Corso Venezia 32, sede della Fondazione, il cui storico giardino con i fenicotteri rosa è uno dei simboli della città di Milano.
Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi non ha fini di lucro e si propone di attuare iniziative e manifestazioni scientifiche e culturali nei campi dell’economia, delle scienze alimentari e della medicina – chirurgia, nel pieno rispetto e con tutela delle tradizioni nazionali e dell’insegnamento della Chiesa Cattolica (art.3 dello Statuto).
Assegna premi e sostiene progetti di formazione e ricerca anche attraverso l’assegnazione di borse di studio (art. 6 dello Statuto).
La Fondazione, in quanto ente di pura erogazione, si impegna a promuovere progetti innovativi e a sostenerli per un periodo adeguato e coerente alla loro complessità. L’obiettivo è quello di porre le basi per un aumento della conoscenza volta a migliorare di continuo le condizioni di vita delle generazioni future e di tutti gli esseri viventi.
L’attività della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi risponde a principi di trasparenza ed efficienza nella gestione delle risorse, adottando processi che garantiscano in ogni fase l’indipendenza, la qualità e l’economicità delle scelte.
È volontà dei fondatori che la Fondazione Invernizzi mantenga nel tempo la propria indipendenza e autonomia e che i suoi mezzi, messi al servizio della libertà delle idee e delle opinioni, siano destinati allo sviluppo dell’economia, della medicina e dell’agro-alimentare, per il miglioramento delle persone e della società.
Romeo nasce a Pozzuolo Martesana il 3 maggio del 1906 da una famiglia di piccoli imprenditori già impegnati nel campo della produzione casearia. Lo sviluppo, la crescita e la notorietà dell’azienda sono i risultati del suo impegno e del suo ingegno.
Trascorre un periodo a Marsiglia in cui studia le tecniche della commercializzazione d’oltralpe, con particolare attenzione alla differenziazione dei prodotti rispetto ai concorrenti e al potere della pubblicità come traino per le vendite. Nel 1941, dopo la scomparsa del padre, assume gran parte delle funzioni dirigenziali. Memorabili sono le pubblicità lanciate dall’azienda, come il moretto che si lecca le dita, Susanna tutta panna e la mucca Carolina, che hanno contribuito al successo dell’azienda Invernizzi.
Nel 1966 viene nominato Cavaliere del Lavoro per i suoi meriti in campo agro-alimentare e imprenditoriale. Nel 1998 l’Università Cattolica del Sacro Cuore conferisce a Romeo Invernizzi la Laurea Honoris Causa in Scienze Agrarie. Insieme alla moglie Enrica Pessina, sono stati esponenti dell’alta società milanese e attivi filantropi. Hanno sostenuto, tra le altre cose, il Teatro alla Scala di Milano e la realizzazione del padiglione dell’Ospedale Maggiore di Milano (attuale sede dell’Ingm). Enrica Pessina, violinista e appassionata di moda e arredamento, nel 1978 è stata presidente dell’associazione “Gli amici della Scala”.
Nel 1990, come massima espressione del loro mecenatismo, creano la Fondazione Invernizzi, che nasce con lo scopo di attuare iniziative e manifestazioni scientifiche e culturali nei campi dell’economia, della medicina e delle scienze agro-alimentari. Loro l’idea di istituire il Premio Invernizzi, attivo dal 1997 al 2003.
La Fondazione è stata presieduta da Romeo Invernizzi fino al 2004, sempre affiancato dalla moglie Enrica che ne è stata Vicepresidente e successivamente, presidente fino al 2005. Romeo Invernizzi muore il 17 luglio 2004 e sua moglie Enrica Pessina, pochi mesi dopo, il 27 gennaio 2005.