La Villa di Trenzanesio, situata nel territorio comunale di Rodano in provincia di Milano, è stata costruita nella seconda metà del XVI secolo ed è inizialmente appartenuta alla famiglia Litta. Nel XIX secolo la Villa è diventata di proprietà della famiglia Greppi, che ne restò proprietaria fino alla metà degli anni Cinquanta, quando venne acquistata con annessi 300 ettari di terreni agricoli dai coniugi Romeo ed Enrica Invernizzi, che si occuparono del restauro dell’edificio e dell’ambiente circostante.
Gli spazi verdi furono completamente recuperati con la realizzazione dei giardini all’italiana, arricchiti da una pavimentazione acciottolata nel cortile antistante l’ingresso della Villa e dai giochi d’acqua delle fontane. Con l’occasione è stato anche realizzato il famoso “cannocchiale“, ovvero una lunga prospettiva di filari di pioppi cipressini che sorge a sud della Villa e che restituisce una visione prospettica simile a quella dello strumento da cui prende il nome.
L’intervento è stato realizzato dall’architetto Tomaso Buzzi e dal suo assistente, Filippo Perego, ed è stato eseguito sulla base di disegni del Seicento.
La Villa Litta Invernizzi, insieme alla “Chiesa dei Santi e Martiri Protaso e Gervasio” e a tutte le sue pertinenze, sorge all’interno della Tenuta di Trenzanesio. La tenuta si estende su circa 300ha ed è inserita all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, su cui è posto un vincolo di tutela paesaggistica. Inoltre, gli immobili sono oggetto di vincolo monumentale sin dal 1912.
La Villa cinquecentesca è in stile palladiano e la sua bellezza è valorizzata soprattutto dalle grandi e curate aree verdi esterne che comprendono una lunga prospettiva di filari di pioppi cipressini che costeggiano i viali del parco, i giardini all’italiana, le fontane ed il pescherone, dove vivono animali di varie specie. Da sempre amanti della natura, i coniugi Invernizzi hanno popolato la tenuta di animali e volatili ornamentali come pavoni, cigni, anatre e daini.
L’edificio si presenta con una pianta centrale caratterizzata da un salone passante che collega gli altri ambienti e da un porticato sul fronte principale. Il prospetto è caratterizzato da una doppia serliana che richiama le architetture delle ville venete, mentre l’impostazione generale è quella caratteristica della tradizione lombarda.
I coniugi Invernizzi hanno vissuto a Trenzanesio fino ai primi anni Settanta, ovvero prima del loro trasferimento presso il palazzo acquistato in centro a Milano.
Fa inoltre parte della tenuta la chiesa costruita nel Settecento dalla famiglia Litta, che è stata da sempre luogo di culto per gli abitanti della frazione di Trenzanesio. Con l’acquisto del complesso da parte del Cavaliere Invernizzi, la chiesa è diventata luogo per le funzioni private e successivamente, dopo la loro scomparsa, anche il luogo in cui sono tumulati i coniugi Romeo ed Enrica Invernizzi.